Mani, l’omaggio in poesia agli anziani stroncati dal Coronavirus.
Sono queste mani che raccontano la storia,
una storia passo per passo, mano per mano…
Le ho viste raccontare e raccontarsi,
impugnare un’arma per difendere la patria
ma anche sporche del lavoro della terra
per poi riposarsi al caldo del focolare.
Le ho viste vincere la noia con la penna in mano
a tracciare una scrittura
che l’eleganza sposava tratto per tratto.
Sono le mani che ci hanno consegnato
una storia da vivere e da raccontare.
Quelle mani con uno schiaffo ci hanno fatto crescere
e con una carezza ci hanno temprato l’anima.
Sono le mani che hanno eretto i palazzi,
le industrie e le nostre umili case
nelle quali un virus ha seminato lacrime e sangue.
Sono le mani che, con una stretta forte,
consacrano un accordo indelebile.
Quelle mani le ho viste sanguinare
per la fatica
ma anche stringere forte un rosario.
Quelle mani grandi e rugose
le ho viste stringere la piccola e indifesa mano di un bimbo.
Quante mani a costruire cose dove la perfezione era una regola.
Quelle mani dei nonni
che un tempo hanno fatto la guerra per regalarci oggi la pace.
Pietro Ghislandi