Verbale di
martedì 9 ottobre 2018
Centro Pastorale Parrocchiale
Alle ore 20.45, con la preghiera comunitaria s’è dato il via al primo incontro
dell’Anno Pastorale..
Assenti giustificati: Marco Boni, Cecilia Morosini, Stefano Oldoni, Antonella Pelliccioli, Giacomo Rocchi, Angelica Rovetta, Roberto Valoti.
Nuovi partecipanti: don Luca Della Giovanna.
Dopo la surroga della rappresentante delle religiose (Suor Giuseppina in sostituzione di suor Ottorina che è stata trasferita) sono stati espressi gli auguri di buon compleanno a don Denis K. da parte dell’assemblea, poi don Mario C. ha aperto la serata annunciando i due temi all’odg:
A) presentazione del programma pastorale diocesano e aggiornamenti sulla CET;
B) ipotesi di eventuali modifiche allo studio su orari e presenza alle S. Messe parrocchiali.
A) Presentazione del programma pastorale diocesano e aggiornamenti sulla CET
Nel percorso triennale, la lettera pastorale – “Uno sguardo che genera” – del vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, è il secondo passo del tema sui giovani che in realtà non è solo per i giovani ma per le comunità. Lo stesso titolo “Uno sguardo che genera” è usato per la nostra realtà locale. L’icona che ispira il tutto (in diocesi è tratta un dipinto di Arcabas) che è sul nostro cartellone e sui nostri volantini della catechesi per adulti, è però un bassorilievo (dell’Annunciazione) della facciata della chiesa parrocchiale per ricordare i 250 anni dalla posa della prima pietra.
Il programma pastorale diocesano parte da un racconto di G. Rodari da leggere in chiave vocazionale, sia per i giovani che per la comunità. Lo stesso termine “generare” si coniuga con la capacità di rispondere alla realtà di amore ad opera della grazia del Signore.
La seconda parte della lettera pastorale prende spunto dai discorsi di Papa Francesco sul tema dell’Annunciazione, che di seguito indichiamo schematicamente.
- Riflessione biblica:
- “Non temere” (Quali paure e l’esercizio del discernimento)
- Nome (L’angelo che chiama Maria per nome ci ricorda la realtà battesimale, la libertà della persona, la chiamata ad un progetto)
- “Hai trovato grazia presso Dio” (La chiamata diventa una benedizione)
2) La realtà della vocazione:
- Sorpresa e scandalo della vocazione (Es.: il “per sempre” che oggi fatica ad essere accettato e vissuto anche per i condizionamenti sociali; l’autorealizzazione estremizzata genera solitudine)
- Lo sguardo alla generatività (che è capacità di guardare l’altro, intuire e camminare con l’alterità)
- Libertà vs. legame
- Dimensione vocazionale della vita e della sequela del Maestro
3) Proposte:
- Pregare
- Testimoniare
- Discernere
4) Eventi:
- Incontri di Papa Francesco
- Le CET (collaborazione tra i sacerdoti, fraternità, coinvolgimento dei laici, esserci nelle “terre esistenziali”)
B) Ipotesi di eventuali modifiche allo studio su orari e presenza alle S.Messe parrocchiali.
Maria Rizzi presenta con alcune tabelle grafiche l’ipotesi di lavoro sullo stato attuale e le nuove proposte sulle frequenze feriali e festive (sabato e domenica) dei fedeli alle S. Messe nelle principali chiese della parrocchia. Le tabelle illustrano anche la distribuzione delle messe nei vari orari della giornata. Le chiese prese in considerazione dal gruppo di studio sugli orari delle S.Messe sono: Chiesa Parrocchiale SS. Redentore – Zona Luce; Chiesa San Giuseppe – Zona San Giuseppe; Chiesa San Giovanni XXIII – Zona Risveglio; Chiesa Madonna del Buon Consiglio – Zona Serena; Chiesa Sacra Famiglia – Zona Comonte.
La raccolta dei dati della partecipazione alle S. Messe nelle varie chiese è la fotografia attuale di un’affluenza che, anche senza pregressi strumenti statistici, sembra essere in costante diminuzione. Tuttavia, l’orientamento con cui è stata svolta questa ricerca è basato sull’esigenza di dare organicità alle S. Messe piuttosto che alle esigenze dei singoli sacerdoti. Per questo motivo, nell’ipotesi di una proiezione futura si è cercato di allineare fasce di orari feriali con quelli festivi tenendo conto di eventuali sovrapposizioni tra zone
– Esempio dello stato attuale: e di togliere o aggiungere alcune celebrazioni che avevano bisogno di essere ripensate.
Allo stato attuale nei giorni feriali in parrocchiale alle 6.30 ci sono mediamente 25/30 fedeli di cui 9 suore; alle 8.00 l’affluenza è di circa 60 fedeli; alle 18.00 è di 30/40 fedeli. A Comonte alle 7.00 partecipano 40 fedeli di cui 20 suore. A S. Giuseppe alle 9.00 ci sono 30/35 fedeli, mentre alle 17.00 sono presenti in 10/12. In zona Risveglio alle 17.30 si trovano a Messa circa 60 fedeli. In zona Serena (Buon Consiglio) alle 17.30 invece i fedeli sono circa 35.
- Esempio delle ipotesi di variazione:
Nella fascia settimanale andrebbe eliminata la S. Messa delle 6.30, lasciando quella delle 7.00 alla Sacra Famiglia, mentre alle 8.00 rimarrebbe; per S. Giuseppe si dibatte sulla scelta tra mattino o pomeriggio; a Paderno c’è la richiesta di una doppia S. Messa (9.30 e pomeriggio); al Buon Consiglio c’è la proposta di una S. Messa alle 20.15. Per la domenica la proposta è quella di lasciare anche per luglio e agosto lo stesso orario dell’anno cioè quella delle 11.30; in zona Serena portare la Messa alle 10.30.
Tra le osservazioni emerge il vantaggio di avere due messe in Parrocchiale non sovrapposte ma in orari diversi. Il motivo della proposta della S. Messa delle 9.30 a Paderno nascerebbe da una richiesta della gente della zona, ma nella discussione si pensa invece di valutare una S. Messa al Buon Consiglio per la sua posizione centrale rispetto alle attività e ai negozi della città che potrebbe raggiungere meglio una serie di persone (anche quelle del martedì che passano per l’Adorazione).
Giovanni Stucchi suggerisce il criterio delle presenze per non rischiare di togliere S. Messe molto partecipate puntando solo sugli orari. Tuttavia, per gestire la complessa realtà seriatese, a detta di don Mario C., sarebbe da analizzare la simultaneità di alcune S. Messe. Altro criterio, ancora per Giovanni Stucchi, potrebbe essere quello di una sola S. Messa per chiesa nei giorni feriali ad eccezione di qualche S. Messa di sera. Marco Zucchelli osserva che il cambiamento necessita di considerare le motivazioni che nascono da situazioni di bisogno e di un eventuale periodo di sperimentazione. Don Vladimir Kolupaer propone la S. Messa delle 10.00 di martedì al Buon Consiglio.
Sulla questione delle S. Messe prefestive don Marcello Crotti presenta il problema delle ore 17.00 (bassa affluenza e spostamento alle 18 nella stagione estiva). Per le S. Messe festive ci si sofferma anche su una ipotesi di messa serale (ore 20.30) al Buon Consiglio.
Considerando la fase di studio, Don Mario C., avanza la proposta di inviare le tabelle degli orari stilate dal gruppo di ricerca a tutti i componenti del Consiglio Pastorale Parrocchiale per dare la possibilità a ciascuno per approfondimenti da riportare al prossimo incontro (13 novembre 2018).
Segue una informativa veloce sulla radio parrocchiale la cui portata è positiva a S. Giuseppe, mentre a Paderno per ora ci sono alcuni problemi di interferenze che si cercherà di risolvere prima che la radio venga effettivamente attivata.
Nel prossimo incontro del CPaP all’o.d.g. oltre al tema delle S. Messe se ne aggiunge un altro riguardante la pastorale migratoria nella nostra parrocchia con il supporto di un opuscolo della Caritas, Ufficio Migranti e Diocesi di Bergamo.
L’incontro si conclude alle ore 22.40.
La tabella degli orari delle messe- mostrata nel C.P.- che si celebrano nelle nostre chiese, evidenzia, oltre gli orari che ci sembra poco da cambiare, la scarsa partecipazione che permane ormai uguale da anni. Senza essere pessimisti speriamo sempre nel miglioramento!.