Si è aperto Sabato a Seriate, nel Centro pastorale Papa Giovanni XXIII, l’89esimo Convegno missionario promosso dal Centro missionario diocesano. Un appuntamento che, come scrive don Giambattista Boffi, direttore del Cmd, nell’introduzione al convegno, “ogni anno rinnova l’impegno missionario della Chiesa di Bergamo, rende più forte il legame con i missionari della nostra terra e offre ai gruppi l’occasione di ritrovarsi e condividere la fede”.
“Fratelli nella gioia della missione. Le mani piene di Vangelo” è il titolo delle due giornate di iniziative, riflessioni e preghiera. La figura di Papa Giovanni XXIII ha caratterizzato l’intervento di apertura di monsignor Maurizio Malvestiti, sacerdote bergamasco, sottosegretario della Congregazione Vaticana per le Chiese orientali. “Il filo rosso che ha contraddistinto la vita di Papa Giovanni e il suo pontificato è stata la pace. – ha detto – Un Papa della pace e della medicina della misericordia. Il suo cuore era colmo di misericordia che aveva attinto dal cuore del Buon Pastore”. Monsignor Malvestiti ha ricordato lo sguardo ecumenico del Concilio e la figura di Papa Roncalli come “missionario insuperabile che parla di pace a tutti gli uomini di buona volontà”. Nella riflessione è stato evidenziato come pace e comunione, nella Chiesa e fra le Chiese, sia il cammino missionario di oggi. “Giovanni XXIII ha tracciato la via del Concilio, concepito come esperienza di comunione fra le Chiese. Egli, a contatto con le altre Chiese, cresceva nel nuovo, perché era radicato in ciò che è perenne. Di pace e comunione abbiamo bisogno ancora oggi”. Monsignor Malvestiti ha percorso un ideale pellegrinaggio all’interno della basilica di San Pietro, ricca di storia e di fede, della fede e della testimonianza dei pontefici. “A Papa Giovanni possiamo chiedere questa fede, – ha suggerito – che non sia una memoria vaga del Concilio e di questo Pastore, nato nella nostra terra, ma sia memoria colma di fede”. Un cenno quindi alle Chiese orientali. “Volgiamo lo sguardo all’Oriente, alla dimensione orientale, indispensabile, della fede cattolica”. Un ultimo invito è stato quello di una preghiera particolare per la situazione siriana e per la Terra Santa. E’ seguita quindi l’adorazione eucaristica, con la presenza di monsignor Vittorio Nozza.
Monica Gherardi
(tratto da: L'Eco di Bergamo, Cronaca 23.02.2013)