Festa di Santa Eurosia

A Seriate e in particolare nella zona pastorale di Comonte, ci si appresta a festeggiare Santa Eurosia.

La vicenda storica di Santa Eurosia

Secondo la tradizione S. Eurosia nacque nell’anno 864 dalla nobile famiglia del duca di Boemia. Il suo nome era Dobroslava; rimasta quasi subito orfana di entrambi i genitori, venne accolta dal nuovo duca Boriboy e dalla moglie Ludmilla, che la trattarono come vera figlia e si prodigarono per il diffondersi della religione cristiana in tutta quella regione.  Dobroslava venne battezzata ed assunse il nome greco di Eurosia.

Furono quelli anni di pace e di fede e la giovane Eurosia si distinse per bontà e generosità, ma purtroppo un gruppo di ribelli prese il potere e costrinsero la famiglia ducale all’esilio, che durò per un breve periodo di tempo grazie all’intervento di San Metodio. Nell’anno 880 Metodio si recò a Roma da Papa Giovanni VII, che era impegnato in un difficile caso: trovare una degna sposa per il figlio del conte spagnolo d’Aragona, Fortun Jimenez, era questi erede al trono di Aragona e Navarra impegnato nella lotta contro gli invasori arabi saraceni. Il Papa chiese consiglio a San Metodio, il quale propose la giovane Eurosia. Ritornò in Boemia con una ambasciata aragonese e raccolse l’accettazione del duca e di Eurosia, la quale, lasciò il proposito di dedicarsi totalmente a Cristo, vedendo nell’intervento del Papa un segno della volontà di Dio.

Iniziò così il viaggio verso la Spagna, era l’anno 880. Giunti ai Pirenei, era necessario valicarli per incontrare il suo sposo nella cittadina di Jaca, tuttavia la zona subì improvvisamente una feroce invasione di saraceni capitanati da Aben Lupo. Ucciso l’ambasciatore che doveva annunziare l’arrivo di Eurosia e saputo del matrimonio col principe aragonese, Aben Lupo decise di catturare Eurosia e trattenerla con sé.

La comitiva, avvertita dell’accaduto, fu costretta a nascondersi sui monti, ma il feroce bandito saraceno riuscì a trovarli. Cercò con buone maniere di ottenere i favori della giovane, voleva che essa rinnegasse Gesù Cristo, rinunciasse al principe aragonese per divenire sua sposa. Eurosia però si oppose decisamente a tali progetti, provocando in tal modo l’ira del bandito che diede l’ordine di uccidere tutti. Eurosia riuscì a fuggire ma, inseguita e raggiunta, subì un tragico martirio. Le vennero amputate le mani e i piedi.

Nel frattempo nebbia e nuvole minacciose salivano dalle valli e un lampo improvviso scese vicino ad Eurosia senza colpirla. I saraceni ebbero paura ma il capo, preso da rabbia mista a terrore, diede l’ordine di decapitarla. Eurosia alzando i sanguinanti moncherini al cielo chinò il capo pregando e venne decapitata. Aveva solo sedici anni. Contemporaneamente si scatenò un grandinare furibondo, uno scrosciare spaventoso di acque, lampi e tuoni assordanti, venti fortissimi. I saraceni fuggirono terrorizzati, mentre dal cielo una voce più potente della tempesta diceva: “Sia dato a Lei il dono di sedare le tempeste, ovunque sia invocato il suo nome!”.

Trovate miracolosamente le sue spoglie, due anni dopo venne canonizzata a Jaca il 25 giugno. La sua festa liturgica ricorre ancora oggi il 25 giugno. Il suo culto si diffuse in tutta la Spagna e grazie ai soldati spagnoli anche nel Nord Italia, soprattutto nelle zone collinari vinicole. Da qui la spiegazione del culto di questa santa nel nostro territorio.

A Seriate la devozione a questa Santa risale fin dal 1899 quando, per la prima volta nel mese di aprile, fu festeggiata solennemente. Le mamme si rivolgevano a lei in modo particolare per chiedere la guarigione dal mal di gola e per la stomatite che colpiva frequentemente i bambini. La si invoca ancora oggi soprattutto per difendersi dai fulmini e le tempeste e per ottenere le piogge nei periodi di siccità.

chiesa del monte

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