È ora di piantarla

CHIUSURA ITINERARIO ADOLESCENTI

Prima che la notte si facesse bianca… tutti all'Oasi Verde per piantare un piccolo alberello, uno per fascia d'età, dalla Terza Media alla Quarta Superiore… perché la vita di tutti è come un albero da piantare, e c'è molto da imparare.


Devo mettere a dimora una nuova pianta

Non è un'operazione banale o scontata. Ogni albero ha bisogno di un luogo adatto per crescere e quindi devo valutare il tipo di terreno, la posizione e l'esposizione al sole. Il mio prendermene cura deve partire dalla scelta del posto più adatto che possa favorirne la crescita.

Quanto è simile a quello che devo scegliere per la mia vita! Anche per me le scelte sono fondamentali: il mio progetto di vita non può essere affidato al caso o tirato a sorte perché sarà il luogo nel quale pianterò le radici e mi sforzerò di crescere robusto e forte.


Dissodare il terreno

Prima di piantare, è bene dissodare il terreno dove andrà posto l'albero: questo lo renderà friabile e ben aerato, incoraggiando le radici ad allargarsi. Fare la buca richiede sudore e fatica, occorre sporcarsi le mani. Non bisogna perdersi d'animo di fronte alle prime difficoltà, come ad esempio un sasso troppo grosso da togliere, un terreno secco e duro difficile da rompere, oppure troppo fangoso e pesante da sollevare.

È così anche nella vita, spesso ci si scoraggia subito di fronte agli insuccessi, oppure, per inesperienza, rischiamo di sfinirci in una fatica inutile, inseguendo illusioni che non portano a nulla… Anche noi quando vogliamo partire con un'iniziativa, un progetto, dobbiamo affrontare le difficoltà più grandi, a volte la fatica sembra superiore alle nostre forze… Proprio allora è maggiormente necessario l'aiuto di qualcuno più esperto che sappia consigliarci, che condivida almeno un po' della fatica degli inizi, col quale condividere l'entusiasmo di una nuova impresa…


Preparare il fondo

Ora si dovrà preparare il fondo su cui adagiare la nuova pianta, mettere il concime che servirà da nutrimento e preparare un buon drenaggio nel terreno perché le radici non marciscano con la pioggia, ma al contrario possano ricevere la giusta umidità ed il giusto nutrimento dal terreno che ospiterà la pianta per tutta la sua vita.

È un momento importante, questo, il decidersi a mettere radici: è una scelta impegnativa, spesso sproporzionata rispetto alle nostre capacità. Per questo è bene prendersi il tempo necessario per fare la scelta giusta, senza fretta ma neanche rimandandola senza un buon motivo (anche chi non sceglie, sceglie di non scegliere e gli altri sceglieranno per lui). È il tempo del discernimento, è il tempo in cui scartare ciò che è superfluo (la rete che teneva la zolla), ciò che ci è di intralcio (i sassi nella buca), è tempo di preparare il terreno perché sia favorevole alle nostre scelte (il concime).


Mettere a dimora, interrare

Una pianticella, che parte dall'essere un esile arbusto, deve essere messa a dimora nel tempo e nel luogo giusto, togliendola dal vaso: solo in questo modo la pianticella diventerà un albero, robusto e vigoroso, che tenderà verso il cielo e verso la luce, senza la quale non può crescere. Se la messa a dimora sarà fatta bene, il vento potrà essere forte, ma più forte sarà l'albero, più lontano sarà il cielo e più alta sarà la pianta, più violenta sarà la tempesta e maggiore sarà la forza opposta.

Quando si arriva a decidere che una scelta è definitiva e costituisce un orizzonte verso cui camminare, bisogna cercare di consolidarla in un ambiente fertile, affinché essa diventi un vero fondamento e ci faccia crescere pienamente, con ideali e riferimenti importanti, cogliendo il vero senso della vita. Se la mia scelta avrà fondamenti robusti, sarà definitiva e niente e nessuno potrà farmi cambiare idea.


Mantenere e portare a compimento

Ora la nostra piantina è stata messa a dimora; perché cresca sempre più verde, bisogna prendersi cura di lei, con il giusto equilibrio di acqua, luce e calore. Senza questi, una pianta non può vivere; bisogna però porre molta attenzione alla frequenza con cui va innaffiata ed il luogo in cui è esposta. Talvolta, alcune piantine, hanno bisogno anche di un "sostegno" per crescere verso l'alto.

Anche noi, piantine che crescono alla presenza del Signore, abbiamo bisogno di tutte queste cose: di acqua viva che zampilla dentro di noi e trasforma la nostra vita arida in una vita nuova; di luce che dà colore alla nostra vita ed apre i nostri occhi alla bellezza che ci circonda e crea così un uomo nuovo, "illuminato"; di sostegno che come un abbraccio benedicente, come una carezza accogliente ed affettuosa, ci dia la forza di crescere non a capo chino, ma a testa alta e con uno sguardo nobile e generoso. In questo modo, potremo vibrare di gioia, nella consapevolezza che così siamo stati voluti, così dobbiamo vivere e così possiamo – anzi dobbiamo.


Chissà come cresceranno queste cinque piantine?
Noi abbiamo fatto del nostro meglio…

E i nostri ado?
Noi abbiamo fatto del nostro meglio…

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2 pensieri su “È ora di piantarla

  1. Speriamo di essere stati veramente un "sostegno" per i nostri ragazzi e augoriamoci che possano "crescere a testa alta e con uno sguardo nobile e generoso".

    Buone vacanze … ci vediamo il prossimo anno.

  2. Che bello il tema di questa chiusura d'anno per gli ado. E intanto le pianticelle si fanno sempre più alte e robuste, pronte ad affrontare ogni intemperia. Buona estate a tutti!

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