Domenica …

 

Domenica. Il giorno del Signore (dies Domini), settimo giorno, è stato da sempre caratterizzato dalla interruzione della attività lavorativa, e dedicato al riposo ed alla riunificazione familiare attorno alla festa.

 

Alla domenica veniva svolta attività lavorativa solamente per garantire i servizi essenziali, inderogabili.

Ora, la legge di mercato sta stravolgendo il tradizionale senso della Festa “condizionandoci” ed “imponendoci” il consumo a ciclo continuo, senza interruzione.

Con questa legge di mercato non siamo d’accordo.

Rinunciamo, di domenica, a quei luoghi che di domenica potrebbero benissimo rimanere chiusi!

Aiutiamo i lavoratori a vivere la festa in famiglia!

Buona estate

(stralcio della lettera ai soci ed amici acli)

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3 pensieri su “Domenica …

  1. E' facile per noi cristiani condividere questo pensiero pubblicato dalle ACLI, abbiamo bisogno di sentire, ascoltare, riposarci, parlare, pregare, pensare a qualcosa "Altro", cosa che certamente il centro commerciale non aiuta a fare. Noi dobbiamo essere coerenti e quindi far capire che l' apertura dei centri commerciali alla domenica non incrementano assolutamente le vendite perchè chi ha bisogno va tranquillamente nei giorni feriali e nessuno può dire, con le aperture allargate che propongono questi centri, che ha solo la domenica per fare la spesa. Condivido quanto sottolineato da Andrea sul fatto che è un discorso che tocca tutti gli uomini, non solo noi cristiani: è un fattore di "buon costume", di buone usanze, di sobrietà, di ben essere (tanto per citare il programma di quest' anno de Il Greto); è vero che grazie all' apertura domenicale c'è maggiore occupazione per i nostri giovani e si fa di necessità virtù, ma penso che si possano trovare alternative che non vanno a inficiare il benessere di trascorrere la domenica con la famiglia, gli amici, i parenti o anche da soli per ricaricarsi

  2. Condivido pienamente…
    E non solo per un discorso di consumo (la gente magari va nel centro commerciale ma non acquista niente), ma soprattutto per un discorso antropologico… perché si sta perdendo il senso dello "stare insieme".
     

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