Consiglio Pastorale dell’11.11.2014

Verbale di
martedì 11 novembre 2014

Centro Pastorale Parrocchiale

Dopo aver sostato e pregato davanti all’Eucarestia nel Santuario del Sacro Cuore, alle ore 21.07 s’è dato il via al primo incontro dell’Anno Pastorale del CPaP presso la Sala della Comunità mon. Ferdinando.

Membri assenti: Eugenio Alborghetti, Elena Lussana, Giuseppe Pasquinelli, Marco Redolfi, Paolo Valoti, Marco Zucchelli, rappresentante Suore presso Scuola Materna di via Colleoni.


In apertura, viene dato spazio a Mariangela, appartenente ad un istituto secolare di vita consacrata che presenta un questionario preparato dalla Commissione Diocesana per la Vita Consacrata con lo scopo di fare una lettura di questa scelta di fede in occasione dell’anno dedicatole.


Dato tempo per la compilazione del questionario, il parroco don Gino apre i lavori con l’approvazione del verbale della seduta precedente


Tutti i membri rinnovano poi la propria disponibilità a partecipare anche per quest’anno pastorale al CPaP. Don Gino ricorda che il CPaP è comunque aperto a tutti i parrocchiani.


Il parroco ricorda poi che lo stile proposto in quest’anno pastorale per il CPaP, già presentato all’Assemblea Parrocchiale di Clusone, è più sbilanciato verso la riflessione che non verso argomenti pratico-concreti, sul “decidere qualcosa”. Lo stile di lavoro è solo una proposta, che oggi deve essere condivisa. Già qualcuno, sia alla Segreteria del CPaP che privatamente, mi ha fatto notare che preferirebbe un bilanciamento.

Gianantonio Farinotti propone, per avere un CPaP che non sia concentrato prevalentemente sulla formazione ma mantenga anche il carattere consultivo in ordine alla pastorale, che ai temi “valoriali” proposti per la riflessione (il perdonarsi, il donarsi, la comunione, l’ascolto della parola e dalle Parola, il cristiano e il rapporto con la storia) siano associate tematiche pastorali. Nel caso ad esempio si parli del donarsi si potrebbero riprendere alcune questioni legate alla carità o all’educazione, quando si parla di comunione si potrebbe approfondire il rapporto tra la Parrocchia  e le Zone, e cosi via.
I temi scelti dovrebbero essere comunque estrapolati da quanto approfondito in questi ultimi anni al CPAP e nelle commissioni.
Inoltre, se, come proposto in assemblea, il sacerdote della Zona che ospita il CPaP introduce la riflessione, potrebbe essere buona cosa lo facesse con qualcun altro (in base al tema ad es. con uno o più membri di una commissione o della Segreteria del CPaP).

Fausto Duca ricorda che in Segreteria del CPaP è stato segnalato che le aspettative dei membri del CPaP sono quelle di aiutare i sacerdoti a discernere le scelte pastorali.

Attilio Rossoni rafforza la tesi di Fausto. 

Marzio Pallini apprezza la proposta di partire con un cappello introduttivo valoriale per poi consigliare il parroco su come calare nella vita pastorale il valore proposto.

Angelo Paganessi rammenta la proposta già avanzata in Segreteria del CPaP di dividere il CPaP in due momenti, formativo e pratico.

Don Gino rievoca come, il primo anno di questo mandato del CPaP, si cominciasse sempre con una riflessione, anche se poi era slegata dalla discussione successiva. Potremmo accogliere la proposta di Gianantonio facendo coincidere il tema della riflessione con quello della discussione.

Ivana Belotti ritiene che la prima azione pratica sia quella del comprendere le vere necessità della vita parrocchiale. Qui giocano un ruolo centrale di discernimento i nostri pastori, i sacerdoti.

Maria Rizzi pensa che le azioni per formarsi devono essere altrove. Il CPaP deve tenere un carattere pastorale e pratico, non può esclusivamente fare formazione. Deve essere il luogo della condivisione di quello che succede nei vari ambiti della Parrocchia e orientare le scelte.

Don Gino sottolinea che la premessa ad un CPaP di carattere concreto e pratico deve sempre essere valoriale e formativa. Questo ci distingue dai consigli non ecclesiali. Il riferimento ai valori ci vuole per non perdere il senso del nostro operare.

Cecilia Morosini vede positivamente la formazione, se poi ha una ricaduta pastorale e non resta chiusa nel CPaP.

Giovanna Sottocornola fa notare come nel documento che è stato preparato per l’incontro di oggi, il fine era anche quello di una ricaduta pastorale.

Maria Antonietta Gusmini, rileggendo il direttorio del CPaP (http://www.parrocchiaseriate.it/natura-del-consiglio-pastorale-parrocchiale/), ribadisce che la sua natura è proprio quella che stiamo proponendo ora, con ricadute sulla prassi pastorale.

Don Stefano sostiene che, vista la vastità di tutti i temi proposti per quest’anno, è insufficiente dedicare un solo CPaP a tematica. Dovremmo incontrarci più sere per argomento, andare più in profondità.

Don Gino riscontra un problema logistico di tempo, dovremmo aggiungere più serate o trovarci in altri tempi, ma gli impegni di tutti sono già parecchi.

Don Stefano propone allora di diminuire gli argomenti. Sceglierne una paio, andare in profondità, rivedere la prassi e poi fra qualche anno verificare come è andata e riprogettare.

Leandro Pirovano, riguardo alle revisioni e alla decisioni prese, ricorda come anni fa in un CPaP si fosse deciso che i sacerdoti di Zona, a turno, fossero disponibili il pomeriggio in chiesa parrocchiale per le confessioni e i colloqui. Questa proposta è stata poi disattesa, raramente c’è qualche sacerdote. Chiede quanto siano vincolanti le scelte prese nel CPaP.

Don Gino ribadisce che è un appuntamento a cui tiene parecchio, ha un senso profondo. La decisione è stata presa quando c’erano altri sacerdoti, parecchi anni fa: dovremmo ritornare a parlarne noi preti per riattualizzarla.

Attilio Rossoni sostiene che quanto riferito da Leandro tocca un nervo scoperto. Le commissioni del CPaP lamentano che quanto viene qui condiviso poi non viene attuato. Chiede se ha senso stare a prendere  decisioni se poi vengono dimenticate. Quanto è stringente quanto deciso dal CPaP?

Don Stefano sostiene che manca il tempo della revisione. Dovremmo chiederci perché non è stato attuato quanto deciso e ricalibrare il tiro.

Ivana Belotti chiede che si condivida meglio la proposta precedente di don Stefano: meglio fare una tematica per incontro o diluire un tema per più volte?

Marzio Pallini preferisce la seconda ipotesi, senza però andare alle calende greche. E’ meglio esaurire bene un tema prima di passare al successivo. Si discute, si decide, si prendono decisione, si sperimentano e dopo un paio d’anni si valutano.

Don Gino ironicamente ricorda che gli incompiuti di Michelangelo sono comunque opere d’arte. Non dobbiamo avere la pretesa di esaudire totalmente gli argomenti, dobbiamo accettare anche il limite. Sarà il Padre Eterno a compiere il Regno, non noi.

Maria Rizzi propone, visti i tempi ormai ristretti, di riprendere nel prossimo incontro il documento sulla confessione preparato per stasera.

Don Gino è d’accordo, proponendo comunque di rivederlo per orientarlo meglio ad una successiva ricaduta pastorale.


Dà poi la parola ai referenti della varie Commissioni

Attilio Rossini per la Commissione “Feste Parrocchiali”
La commissione ha analizzato quanto di quello deciso all’inizio dell’anno scorso è stato svolto all’interno delle diverse feste parrocchiali:

  • il tema è stato utilizzato non da tutte le feste e nella maggior parte dei casi il suggerimento di utilizzare dei testimoni (Maria, Giovanni XXIII, San Giuseppe, Santa Paola Elisabetta Cerioli e Gesù Redentore) quali figure guida non è stato utilizzato;
  • il logo è stato creato anche se in ritardo rispetto alla festa della madonna del Buon Consiglio;
  • stencil e mascotte pensate per la pubblicizzazione e l’animazione non sono state create;
  • la preghiera da recitare durante tutte le celebrazioni delle feste non è stata creata e di conseguenza utilizzata;
  • la richiesta di recitare una preghiera con tutti i volontari prima dei turni è stata accolta solo dalle feste patronali.

Non si nasconde la delusione per il ben poco di quanto deciso e pensato sia stato effettivamente utilizzato. Di conseguenza ci siamo chiesti il perché di tale situazione e si sono trovati i seguenti punti critici:

  • un aspetto fondamentale è che gli stessi membri della commissione non si sono impegnati a sufficienza per l’attuazione delle decisioni prese anche all’interno dei singoli comitati organizzatori;
  • molto spesso è mancata la collaborazione, convinzione ed appoggio dei sacerdoti per l’attuazione di tali decisioni. In alcuni casi l’interesse sembrava indirizzato esclusivamente a quanto si fosse incassato a fine serata;
  • la richiesta fatta di avere almeno due rappresentanti fissi per ogni festa per garantire la continuità di lavoro non è stata esaudita. Più volte si è dovuto ricominciare le discussioni dal principio perchè chi partecipava non era stato informato degli scopi della commissione e di quanto fosse già stato discusso.

Alcuni elementi che possono essere considerati per non incorrere più in risultati così deludenti sono:

  • utilizzare lo stesso tema per più anni in modo da ridurre il lavoro richiesto anche se molti dubbi sono sorti sulla originalità delle proposte che potrebbero essere fatte;
  • condividere i risultati delle revisioni delle singole feste all’interno della commissione, al fine di evitare i medesimi errori. Per ciò si propone che i rappresentati in commissione facciano un breve resoconto sia economico che pastorale da inviare  agli altri membri della commissione ed al Parroco;
  • cercare all’interno dei comitati organizzativi di dare maggiore priorità all’applicazione delle decisioni del CPaP;
  • che i sacerdoti di Zona siano i primi promotori delle decisioni del CPaP.

E necessario chiarire quanto le proposte della commissione, approvate dal CPaP siano vincolanti per sacerdoti e comitati organizzatori. Ciò è fondamentale per proseguire il lavoro delle commissione.
In conclusione si è osservato che non è stata presa ancora nessuna decisione sulle date e relativa turnazione delle attrezzature per il prossimo anno. Tale elemento è fondamentale per qualsiasi scelta relativa alle feste, quindi si richiede che tali decisioni vengano prese entro la fine di questo mese per potere procedere con i lavori.
Si suggerisce di coinvolgere nella decisione sia i laici che si occupano degli aspetti organizzativi che i sacerdoti.

Si è deciso inoltre che il coordinamento della commissione passa a Marzio Pallini e la segreteria della commissione a Luigi Chiodini

 

Fausto Duca per la Commissione “Comunicazione”
L’attività di questi 3 anni della commissione comunicazione è stata pressoché dedicata alla realizzazione del sito Internet della comunità e al supporto della redazione della Voce di Seriate, nell’ambito di tutte le attività di revisione dei contenuti e della struttura editoriale.

Il sito Internet della parrocchia ha compiuto 2 anni il 16 maggio 2014. Molti i numeri significativi che ruotano attorno ad esso:

  • 250 accessi medi al giorno
  • 26 iscritti alla mailing list
  • 230 album fotografici a ricordo di eventi svolti in parrocchia
  • 240 articoli pubblicati
  • Più di 1.000 appuntamenti inseriti a calendario
  • Più di 270 commenti
  • Le pagine più visitate sono il calendario degli eventi, gli album fotografici, i contatti con i riferimenti della parrocchia, i sacramenti e i relativi appuntamenti annuali, gli orari delle messe e la pagina che descrive le 5 zone.​

Tutto questo è estremamente positivo, in considerazione del fatto che “ci stiamo abituando ad usarlo”. Significative sono le statistiche relative agli accessi medi giornalieri e le pagine visitate: esse indicano che Seriate è una comunità viva, ci sono persone nuove e che usano Internet per conoscere come vive e si muove la nostra comunità.
Sono molte le persone che ci seguono “da lontano”. Magari frequentano poco la comunità, però ti fanno notare l’orario sbagliato di un evento sul calendario a cui hanno partecipato (in ritardo o in anticipo) oppure non trovano qualche informazione, soprattutto legata alle attività di catechesi e/o corsi per genitori in preparazione ai sacramenti. Anche i commenti e gli ormai famosi “Mi piace” indicano che i contenuti riportati offrono spunti di interesse e dialogo. Talvolta è capitato di dover gestire anche dei commenti con critiche, ai quali abbiamo sempre dato una risposta. Il confronto, permette a tutti di crescere e mettersi in discussione.
Bisogna ora continuare sulla strada intrapresa, migliorando in alcuni punti specifici.
Riprendendo una frase già citata altre volte, il sito web parrocchiale è un’opportunità da cogliere, non un onere o una “cosa in più da fare”. Deve essere visto come un’occasione di coinvolgimento, un posto dove annunciare e proporre iniziative, riunioni, dove pubblicare le relazioni delle riunioni, i sussidi del catechismo, …insomma un luogo dove mettere tutto ciò che oggi “riversiamo” su carta o ci diciamo a voce solo fra gli addetti ai lavori o fra chi è già inserito nella comunità.
E’ un po’ carente sul sito la partecipazione dei ragazzi e dei giovani, dove preferiscono i social (Facebook) per le attività sopra citate.
I membri della commissione comunicazione dedicheranno più spazio nell’affiancare i gruppi (sacerdoti, catechisti, associazioni, …) nell’utilizzo del sito.
Stiamo anche valutando la possibilità di creare un archivio unico di tutti i ragazzi del catechismo e, di conseguenza, delle famiglie coinvolte. La complessità qui sta nel trovare il processo corretto per mantenere i dati aggiornati, per garantirne la consistenza e l'affidabilità in tutte quelle occasioni in cui serviranno. Il flusso di informazioni in parrocchia è frammentario e non sempre ben organizzato per cui, anche definendo un ottimo processo, se però nei fatti non viene poi seguito in modo corretto e costante da tutte le persone coinvolte, si rischia di fare un buco nell'acqua.
Per quanto riguarda la Voce di Seriate, solo un paio di punti di attenzione

  • E’ opportuno trovare un referente / segretario della redazione che, in collaborazione con don Marcello, gestisca le relazioni pratiche con il grafico, coordini le tempistiche di pubblicazione e di stampa ed i contenuti da pubblicare (coordinandosi anche con i referenti del sito della parrocchia). Attualmente tutto questo è fatto da don Marcello che, per ovvi motivi legati ai suoi impegni di sacerdote, deve essere supportato.
  • I componenti della redazione rimangono comunque pochi. E’ auspicabile che nuove persone collaborino nella raccolta, verifica e correzione del materiale che deve essere pubblicato.
  • Se il numero delle rubriche fisse è buono, bisogna ancora insistere per far raccontare la vita della Parrocchia. Sono pochi gli articoli giunti alla redazione che annunciano e raccontano la vita delle zone e delle varie iniziative parrocchiali.

Se la strada che abbiamo intrapreso, per qualche motivo, non fosse corretta o ci fossero delle cosa da cambiare, o semplicemente metodologie diverse da adottare, vi chiediamo di farcelo sapere. Come detto precedentemente, la critica costruttiva ci permette di crescere e di migliorare.

 

Gianantonio Farinotti per la Commissione “Pace, Giustizia e Salvaguardia del Creato”
Sinteticamente, in relazione al percorso sulla politica avviato a Febbraio – Marzo 2014, si è pensato di mantenere due incontri per il 2015, uno più di carattere generale e uno locale:

  • per il primo l’idea è quella di approfondire il modo d’intendere l’impegno nel mondo da parte di due uomini di Chiesa del peso di Carla Maria Martini e Luigi Giussani;
  • per il secondo si pensava utile  proporre di conoscere meglio il fenomeno migratorio a Seriate, a partire dalla variabile delle diverse religioni professate.

Si chiede a tutti di far pervenire ulteriori idee e proposte entro la fine del 2014 in modo tale da poter fare una sintesi da sottoporre al parroco per poi impostare i due incontri per la prossima primavera.

 

Claudio Cortesi per la Commissione “Parrocchia e Zone”
In questi anni abbiamo preparato due relazioni: una sulla specificità delle Zone Pastorali e una d’aiuto alla Diocesi sulla tematica delle Unità Pastorali.
Dai nostri lavori sono emersi aspetti positivi e critici, l’augurio è che si possa trovare spazio all’interno del CPaP per una condivisione.

 

Maria Antonietta Gusmini per la Commissione “Liturgia”
E’ stato fatto un lavoro di censimento di tutti gli animatori liturgici, in modo d’avere una mappatura e facilitare il lavoro organizzativo (sia per le messe più solenni che per quelle feriali nelle Zone) e le comunicazioni. Sempre per migliorare l’organizzazione, è in programma un questionario.
Lo scorso anno sono stati svolti con molto entusiasmo alcuni incontri, fra cui quelli vicariali culminati con l’incontro del Vescovo del 23 gennaio. Si è poi iniziata una riflessione sul modo si celebrare i funerali e i battesimi. A breve ci ritroveremo per condividere con i catechisti il percorso d’Avvento.

 

Evelino Rossoni per la Commissione “Educare Oggi”
Lo scorso anno avevamo preparato un progetto di 4 incontri per i genitori di adolescenti e preadolescenti. C’è il problema di calendarizzarlo, ci sono tanti eventi in Parrocchia. Forse riusciremo a partire ad Aprile 2015.

 

Cecilia Morosini per la Commissione “Caritas e Carità”
Il progetto più significativo è quello di aprire un Centro di Distribuzione Cibo a Paderno. Il Centro di Primo Ascolto continuerà ad essere in via Del Fabbro: è lì che si progetta e si accolgono i bisognosi. Si sdoppia solo il luogo della distribuzione.
Questo perché:

  • a Paderno ci sono dei volontari desiderosi di prendersi cura dell’altro;
  • si può creare anche un accompagnamento, una sussidiarietà, che va oltre la formalità del Centro Distribuzione, più quotidiana e informale;
  • si sensibilizzano maggiormente gli abitanti della Zona;
  • si interrogano di più anche le istituzioni.

Terminati i punti all’Ordine del Giorno, vengono consegnati a tutti i membri la Lettera Pastorale del Vescovo e la Relazione di Luciano Manicardi “Liturgia e Carità” tenuta al convegno della Caritas Diocesana il 10 maggio 2014.

Alle ore 23.25 la seduta è tolta.

 

 

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