S.Alessandro 300 – secondo atto

Proseguono le iniziative per il trecentenario della chiesina di Paderno. Dopo l’incontro storico del 26 agosto, ancora un appuntamento culturale, questa volta inerente la figura di Sant’Alessandro.
Domenica 6 settembre, Tosca Rossi (seriatese, guida turistica professionista) ci ha accompagnato in un’interessante viaggio alla scoperta dell’iconografia bergamasca legata alla vita del santo, seguendo un percorso che, attraverso la vita di Alessandro, ci ha fatto scoprire opere pittoriche (ma anche sculture, drappi e quant’altro) a lui legate presenti in terra bergamasca, dalla sua cattura al martirio e alla sepoltura nella basilica alessandrina ora scomparsa. Si sono così scoperti capolavori che troppo spesso rimangono nascosti alla vista o non sufficientemente valorizzati e che fanno bella mostra di sé nelle chiese di Bergamo e provincia dedicate al patrono (basti pensare a Sant’Alessandro in Colonna o Sant’Alessandro della Croce).
Il tempo, come sempre d’altronde in queste occasioni, è stato tiranno, ma la nostra guida non ci ha fatto mancare anche curiosità e una breve descrizione della pala d’altare della chiesina di Paderno, ovviamente raffigurante Sant’Alessandro. In particolare, si è compreso come, in questa opera ed in altre, Alessandro sia sempre stato legato alla città di Bergamo e venisse raffigurato con lo sfondo della Città Alta, riconoscibile dalle sue torri ed edifici, sottolineando così la devozione “nostrana” verso questo santo.
Come scritto anche in precedenza, è proprio questa devozione che ci permette di mantenere vivi i ricordi e le cose belle che ci sono anche sul nostro territorio seriatese, troppo spesso sottovalutato o non ritenuto magari all’altezza di altri luoghi ben più rinomati. Vorremmo che proseguissero quindi, a livello ovviamente comunitario, le iniziative per celebrare l’anniversario della chiesina: vorremmo proprio che questa devozione, questo attaccamento alla nostro angolo di terra, si manifestasse con una prossima mostra che evidenzia questi sentimenti anche di orgoglio per quello che abbiamo fuori della porta di casa.
E, visto che siamo in periodo di festa patronali, anche questo è un modo per fare, ognuno col contributo che potrà o si sentirà di dare, CO..munità.

Invalid or incomplete url supplied

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *