La Via della Croce

L’associazione culturale il Greto e la Parrocchia di Seriate hanno pensato,  in occasione del tempo di Quaresima, di coinvolgere la comunità nel progetto dal titolo “LA VIA DELLA CROCE” , itinerario teatrale di drammaturgia sacra diretto da Oreste Castagna e Silvia Barbieri, con la collaborazione di Vera Vavassori.  La rappresentazione è andata in scena sulla collina di Comonte il 21 marzo scorso.

Obiettivo principale del progetto, sorta di contaminazione delle tradizioni popolari derivate dal dramma liturgico,  è stato quello di far sì che la gente non fosse semplice spettatrice, ma parte attiva dell’evento: per questo, chiunque avesse desiderato, avrebbe potuto dare il suo contributo per la realizzazione dell’evento stesso, fin dal primo incontro organizzativo.

E così è stato: grazie al desiderio di mettersi in gioco da parte di tanti (oltre 150 persone della nostra Comunità tra attori, figuranti, danzatori, musici e cantori, senza dimenticare le sarte e i volontari che sin da subito si sono attivati) tutto questo è stato possibile.È stato sicuramente uno spettacolo suggestivo e scenografico, ma soprattutto un momento di intensa fede popolare  e una vera e propria esperienza spirituale per il pubblico, completamente avvolto nell’accadimento, e per gli attori coinvolti.

L’esperienza, durante i tempi di preparazione, diventava sempre più un avvenimento per noi e ci portava alla realizzazione di un “incontro”.  Il vivere il personaggio ci permetteva di uscire da noi per incontrare con tutto il cuore, la mente e le forze l’amore proveniente dal Signore.

Il tutto è iniziato con una grande festa terrena, che ricorda i riti e le profanazioni nel Tempio, capace di scuotere per la sua semplice crudeltà e per la sua terrena verità. 

 

Nasce da questo caos umano la prima scena della rappresentazione, l’Ultima cena, con un chiaro riferimento al celebre affresco di Leonardo, che presenta al pubblico gli apostoli  che discutono tra loro in attesa dell’arrivo di Gesù.

Dopo questi primi momenti, il pubblico, divenuto spettatore attivo, si è fatto testimone delle sofferenze di Cristo, ha seguito la Croce lungo il percorso tracciato da simboli e luci, cromatismi che sottolineano le emozioni delle diverse scene che si sono succedute: gli arcangeli, il Getzemani, Giuda, il processo, il Cireneo, Veronica, le donne e la crocifissione.

La morte di Gesù sulla croce non è l’ultima parola di Dio sulla sofferenza e il dolore … improvvisi ed avvolgenti lampi di luce e di colori testimoniano la resurrezione, il passaggio dalla morte alla vita, la salvezza degli uomini. Una salvezza a cui ha contribuito con il suo sì convinto Maria, accogliendo l’annuncio dell’angelo e proprio questa è la scena conclusiva de “La via della Croce”, perché ciascuno di noi dopo aver vissuto con Lui il dramma del dolore, possa, sull’esempio di Maria, affidarsi totalmente a colui che è Via, Verità e Vita.

L’esperienza vissuta è stata, per le tante persone coinvolte, un’occasione per creare legami e rafforzare maggiormente quelli esistenti, o anche solo per dare un volto e una voce a chi magari si incontrava già senza conoscersi.

Quale modo migliore per creare un nuovo senso di comunità di cui tutti possano sentirsi parte?

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2 pensieri su “La Via della Croce

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