FARE MEMORIA del magistero e dell’esperienza pastorale vissuta accanto a Don Angelo, della sua presenza discreta ma decisa in un contesto sociale e pastorale difficile quale era la nostra comunità quando fu nominato parroco. Fare memoria delle sue grandi qualità, ma delle altrettante fragilità che lui stesso ammetteva, con le quali ha “rianimato” una comunità di ragazzi, di giovani e di adulti che hanno saputo mettersi in gioco e collaborare per costruire una vera comunità.
RINGRAZIARE un uomo, un Parroco e un Vescovo che ha speso gli anni della sua giovinezza e maturità a servizio della nostra comunità e della Chiesa senza risparmiarsi… lavorando e costruendo con i suoi sacerdoti una fraternità sacerdotale non facilmente ripetibile.
RINNOVARE una presenza che è stata certamente una “ventata di Spirito Santo” per la nostra Città e per tante persone che l’hanno conosciuto e incontrato. Una “brezza impietosa e gagliarda” la cui memoria, vorremmo davvero, potesse ravvivare ancora oggi la nostra Comunità per proiettarla con nuovo vigore, rinnovate iniziative e nuovo Spirito verso le grandi sfide che ci attendono.