4 pensieri su “Ti siamo vicini…

  1. Si è scritto, detto e parlato a livello personale  e comunitario. Qui sul sito si esprime poco. Lettori adulti. E gli adulti poco si espongono pubblicamente soprattutto quando trattasi di eventi che sfiorano direttamente o indirettamente la sfera dei sentimenti. E proprio al di là del fatto emotivo che coinvolge ognuno di noi più o meno intensamente,  vale la pena porsi alcune questioni su come poter continuare ad essere e restare ACCANTO  nella città degli uomini.
    “Miseria ladra”, titolo della campagna promossa da “Gruppo Abele” e “Libera”, ben dice la realtà storica in cui viviamo. E i fatti di cronaca raccontano e sempre più frequentemente di  furti  a oratori, abitazioni di sacerdoti , strutture religiose e chiese. La risposta a questi  segni dei tempi  non è solo compito della politica ma di ogni cittadino responsabile. Il COME è una questione di stile. Di vita! La crisi per molti è una condanna, per altri è un'occasione. E un prete può fare la differenza. Come si possono coniugare ASCOLTO e ACCOGLIENZA per restare ACCANTO, a rischio della “Miseria ladra” nella città degli uomini? Desistere o resistere?  E fosse un necessario r-esistere per poter ESISTERE  come esseri umani? Del resto proprio ieri la Parola suggeriva : “ Ma io vi dico”…  Si son dette tante parole in questi giorni intorno al fatto successo. Sarebbe bello ora cercare di condividere  i propri pensieri  perché già il parlarne crea consapevolezza e mette in circolo un sapore di solidarietà. Un parlare che dice un mettersi ACCANTO. ACCANTO a don Stefano e alla città. ACCANTO agli striscioni e ai messaggi postati su facebook dai ragazzi del ponte. Le periferie parlano… E  si son fatte vicino…

  2. Carissimo, non lasciarti andare, tieni duro. Purtroppo, anche per esperienza personale, fare del bene a tutti comporta anche incontrare persone che non hanno idea di cosa voglia dire volersi bene e allora in cambio si possono anche ricevere insulti, minacce ed a volte anche botte!

  3. Non so chi abbia scritto su quel lenzuolo appeso; so solo che esprime il pensiero di tutta la comunità. Un abbraccio fraterno a Don Stefano

    Gianantonio

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