È ora di abolire il reato di clandestinità!
La decisione di Famiglia Cristiana e del suo direttore, don Antonio Sciortino, di lanciare una campagna per l'abolizione del reato di clandestinità è una decisione coraggiosa che merita condivisione e impegno.
Le parole del Papa a Lampedusa hanno dato un’ulteriore spinta per cancellare una legge assurda che offende la dignità umana.
Non è un appello generico. E' una campagna civile, oltre che cristiana, che mira ad un obiettivo concreto: abolire il reato di clandestinità.
La campagna di Famiglia Cristiana deve diventare la campagna di tutte le donne e gli uomini che vogliono far vivere i valori iscritti nella nostra Costituzione e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
FIRMA ANCHE TU PER CANCELLARLO!
Bisogna essere in tanti!
Sono d'accordo per la cancellazione del reato di clandestinità, ma non è sufficiente per ridare vera dignità a queste persone che arrivano da noi mettendo a rischio perfino la loro vita. Se i paesi che le accolgono non mettono in atto quegli strumenti necessari per consentire loro un minimo di vita dignitosa, saranno persone destinate ad operare nell'illegalità per poter sopravvivere. Anche noi come Caritas parrocchiale non siamo in grado di aiutare chi, in base alla legge attuale, si trova in situazione di illegalità. Non ne abbiamo i mezzi e dobbiamo fare delle scelte a favore delle famiglie che si trovano sul territorio regolarmente vivendo problemi veramente gravi sia per la mancanza di lavoro che per difficoltà non solo di carattere economico.