Festa del Dono 2012

Leggi lì: “E TU… COSA OFFRI CON IL TUO LAVORO?”.

Certo, prima dovresti decidere cosa farai da grande.

Cosa farò da grande? Bella domanda! A parte il fatto che già  mi sento grande! Ma è pur vero che sto ancora studiando e che ho davanti a me un futuro da scegliere. Cosa farò, quindi, da grande? 

Ricordo quando già da bambino mi veniva chiesto. Allora non era così difficile: “Pompiere”, era la risposta. Per la verità in classe quasi tutti saremmo diventati pompieri o, al massimo, poliziotti o astronauti … Che lavori favolosi! Da favola per l’appunto! Quando sei fanciullo la parola lavoro è quasi magica. Ti apre scenari fantastici, desideri e aspirazioni alte. Poi diventi grande, impari a guardarti attorno e scopri che il “lavoro” è ben altro. E’ fatica, sudore, è la “necessità” per poter tirare avanti!
Non avrei mai pensato di suscitare questo fiume di riflessioni. Ma soprattutto di leggere nelle tue parole tanto pessimismo: sudore, fatica… necessità. E cosa mi dici di: realizzazione, soddisfazione e addirittura vocazione!? Lavoro non come giogo inevitabile ma come prezioso strumento per mettere a frutto i nostri talenti e poter diventare ciò che realmente siamo: cooperatori di Dio. Solo parole? Sì, so benissimo che noi uomini con i nostri errori abbiamo reso tutto questo un’ utopia. Ma realmente nel pensiero di Dio il lavoro non è castigo, ma dono.

Questo tuo parlare mi riporta all’entusiasmo di quando ero bambino.
Pensa che Dio stesso, per farsi comprendere non ha disdegnato di indossare abiti da lavoro, divenendo di volta in volta artefice di un’attività, e se tu avessi la pazienza di sfogliare le pagine della Sacra Scrittura, non faticheresti a trovarceli questi lavori: vasaio, vignaiolo, fabbro, pastore… tutti lavori che mettono in luce la dedizione di Dio per l’uomo.

Non avevo mai pensato a Dio in questi termini. Certo, in questa prospettiva il lavoro assume un significato davvero importante!
Cooperare con Dio, a questo siamo chiamati!

Già, è il senso del nostro agire. Ecco perché il lavoro è un diritto, ancor prima di essere un dovere! Arrivati a questo punto però, non posso non pensare a tutti coloro che non hanno un lavoro. Oggi sono tempi difficili… ma allora chi è disoccupato o anziano, ammalato… chi insomma non produce, è fuori gioco in questo progetto di Dio?
No, al contrario. Vedi, non bisogna far confusione tra il “fare” e l’“Essere”, o meglio, l’“Esserci”. L’uomo è prezioso per ciò che è, prima ancora e più del “per ciò che fa”. Quante presenze apparentemente inattive sono invece riflesso efficace della presenza e dell’azione di Dio. Guarda l’Umile Bambino: oggi non adoriamo ciò che sta facendo, ma Colui che Egli è.
Hai proprio ragione! Parole sante! Ma ora basta discorsi impegnati. Dai andiamo in Piazza Bolognini, so che quest’anno la Festa del Dono s’è arricchita e continua anche dopo la preghiera di ringraziamento.

Vedo che le guardi le locandine… hai ragione, c’è qualcosa in più quest’anno! A metà Ottobre ci son stati quei tre giorni di festa e riflessione dedicati al volontariato e così, in modo informale, Stefano dell’Associazione “Seriate: recuperare il centro storico”, parlando con le volontarie del “Centro di Aiuto alla Vita”, ovvero il CAV, e altri ragazzi che collaborano attivamente in Parrocchia hanno avuto questa idea: durante il periodo natalizio proporre ai bambini di non chiedere dei regali solo per loro, ma anche per i neonati bisognosi, quelli che aiuta il CAV, e di portare questi doni il 6 gennaio sotto l’albero di Natale che sarebbe stato allestito in Piazza Bolognini.

Eccolo lì! Gigante… bello! Qualche pacchettino sotto c’è già… E questi cartelloni? Cosa sono?

Li hanno fatti i ragazzi delle scuole: sono stati coinvolti anche loro! Sono il risultato di alcune riflessioni fatte in classe sul tema dell’infanzia. Dai, leggiamo qualcosa dai cartelloni:

 

NASCE, LO VEDI, LO ABBRACCI, LO SENTI.

QUESTO È IL BAMBINO CHE NASCE IL VENTI.

OGNI ANNO TU LO RICORDI

E TANTI AMICI A CASA GLI PORTI.

IL REGALO PIÙ BELLO, PERÒ, FALLO TU GENITORE,

ABBRACCIALO SEMPRE CON CALORE.

COME I CONIGLIETTI CON LA MAMMA CONIGLIA

FALLO SENTIRE IN UNA FAMIGLIA.

 

FRANCESCO BERTA, 1E ALDO MORO

 

QUALSIASI BAMBINO IN QUESTO MONDO NON MERITA DISCRIMINAZIONE, DIVIETI, SOFFERENZA. IL MONDO DOVREBBE METTERSI ALLA LORO ALTEZZA E NON LORO ALL’ALTEZZA DEL MONDO. OGNI SINGOLO BAMBINO MERITA GIOIA, AMORE, SPENSIERATEZZA, RISPETTO, DIGNITÀ, LIBERTÀ, CIBO, PACE E UNA VITA DI COLORI. I BAMBINI RISPECCHIANO INNOCENZA, SOGNI, E SPERANZA E MOLTI ALUNNI VERGOGNOSAMENTE GLIELI TOLGONO. MOLTE VOLTE, GLI ADULTI DOVREBBERO RICORDARSI DI ESSERE STATI BAMBINI ANCHE LORO, COSÌ DA CAPIRE LE LORO NECESSITÀ E ANCHE LO LORO DELUSIONI.  1B ALDO MORO

 

CARI ABITANTI DI SERIATE,
VI PIACCIONO I BAMBINI?
E SE VI DICO CHE MOLTI BAMBINI NON SI SOGNANO NEANCHE LONTANAMENTE LA VITA SERENA DEI VOSTRI FIGLI?
CHE NON SANNO COSA SIA UN REGALO, UN QUADERNO O UNA CARAMELLA?
CHE CI SONO GENITORI CHE FANNO LAVORI SPORCHI E SOTTOPAGATI PUR DI MANTENERE I LORO FIGLI?
MA PER FORTUNA CI SONO TANTE PERSONE CHE FANNO DEL VOLONTARIATO!
PERSONE CHE DONANO TEMPO, SOLDI O SEMPLICEMENTE COSE CHE NON GLI SERVONO PIÙ, A CHI È IN DIFFICOLTÀ.
PERSONALMENTE QUANDO RIESCO A RISPARMIARE UN PO’ DELLA MIA PAGHETTA LA DO ALLA CHIESA CHE È COLLEGATA A TANTI GRUPPI DI VOLONTARIATO.
CHIEDO ANCHE A VOI LA STESSA COSA CARI CONCITTADINI: FATE VOLONTARIATO O SOSTENETE LE ASSOCIAZIONI…
E SCOPRIRETE CHE C’È PIÙ GIOIA NEL DARE CHE NEL RICEVERE!
GRAZIE!

RAFAEL MUJAJ, 3C ALDO MORO

 

È GIÀ ORA DI ALZARMI,
LO STOMACO FA RUMORI,
LA FAME È RIMASTA.
CHE COSA MANGERÒ?
CHISSÀ…, PROPRIO NON SO.
IL SOLE ANCORA DORME
ED IO SONO GIÀ IN PIEDI.
POTESSI UN PO’ GIOCARE
MA SÌ…. LASCIAMO STARE.
L’ACQUA QUI NON C’È,
FORSE È SOLO PER I RE.
IL MONDO È CIVILE?
MI CHIEDE SOLO DI LUSTRARE IL FUCILE.
TRAMONTANO I MIEI SOGNI E LA SPERANZA
DI UN MONDO MIGLIORE.
«MAGARI FOSSI SOLO UN ATTORE».

MARCO ZANGA, 2B ALDO MORO

 

Sono stati proprio bravi! Continuano a dire male di queste nuove generazioni, invece… Dai, cosa preferisci bere, il vin brulè degli Alpini o la cioccolata preparata dai pionieri della Croce Rossa?

Ma, prendo una fetta di panettone e del the. Avviciniamoci al palco, così sentiamo il coro delle Voci Bianche di Paderno che canta unito a quello dei Giovani. Proprio belli questi canti natalizi…
Certo che una Piazza Bolognini così piena non l’ha mai vista nessuno, neanche il mio bisnonno. Dovremmo fare una foto! Chissà cosa c’è di magico che l’ha riempita? I canti, l’albero, il panettone, i Re Magi,…

Prima,nel corteo, c’era un cartello con scritto “LA FRAGRANZA DELLA CONDIVISIONE”. Ecco cosa ha permesso di riempire la piazza: tante associazione e gruppi che hanno offerto qualcosa, hanno condiviso i loro talenti… ecco la magia che ha portato qui tutte queste persone! L’Esserci di cui parlavamo prima…

Ora ti stupisco: Cooperare con Dio e Cooperare fra noi!

Bravissimo, slogan perfetto! E’ solo così, collaborando con Dio e fra noi, che possiamo costruire un mondo che sia Dono per tutti! Oggi abbiamo ne abbiamo avuto la prova… continuiamo ed Esseci!

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