La Santa e l’Anello

Giovedì 22 gennaio le classi seconde della Scuola Secondaria di I grado Sacra Famiglia hanno presentato uno spettacolo in occasione della settimana in onore di santa Paola Elisabetta Cerioli. La preparazione dell’evento è stata minuziosa e ha richiesto pazienza, soprattutto da parte dell’Insegnante Isabella Burgo,  che ha guidato i ragazzi in un percorso di drammatizzazione denominato Laboratorio della comunicazione. Quest’anno la scelta è caduta su un classico del Novecento dello scrittore inglese J.R.R.Tolkien dal ltitolo: “IL SIGNORE DEGLI ANELLI”, opera riportata alla ribalta del grande pubblico con la trilogia cinematografica.

 
Una meravigliosa avventura attraverso le forze del male, rappresentate dall’Anello, per raggiungere un mondo di pace e di amore. Un ritratto dell’uomo che non ha tempo: un essere fragile, facilmente corruttibile ma fatto per amare e per essere amato, destino dal quale fugge… ma poi cerca, a volte invano, per il resto della vita, nonostante il Bene sia lì, a portata di mano. L’uomo deve scegliere tra il Bene e il Male e come sempre c’è chi si schiera per l’uno o per l’altro. Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano.

Si è voluto accostare la vicenda di Paola Elisabetta alla situazione di Frodo Baggins, uno dei protagonisti della storia, il quale ha una missione da compiere e che non ha cercato, ma gli è stata affidata e solo lui può portare a termine con dedizione e amore. 

Anche Paola Elisabetta, la nostra Santa, ha ricevuto un compito preciso e peculiare: solo a Lei il Signore chiede il sacrificio estremo… chiede di perdersi per poi ritrovarsi… perdere per recuperare… disfarsi dell'anello (il tesoro-potere) che per lei era rappresentato dalle ricchezze possedute, nel titolo nobiliare della sua famiglia. 

Liberarsi dell’anello era indispensabile per poter vivere nuovamente liberi e in pace. Il fine è quello di rinunciare al potere e a tutte le sue tentazioni per una libertà interiore che non ha prezzo.
Pertanto non servono re e regine, grandi guerrieri e stregoni, ma persone che siano semplici, povere, non piene di sé, non orgogliose ma disponibili, generose, come gli “hobbit” della storia rappresentata, come i poveri delle Beatitudini.

Paola Elisabetta ha scelto di vivere, nel suo tempo, con loro e come loro, nella semplicità e nell’umiltà.

Né la forza né la saggezza ci condurrebbe lontano; questo è un cammino che i deboli possono intraprendere con la medesima speranza dei forti. Eppure tale è il corso degli eventi che muovono le ruote del mondo, che sono spesso le piccole mani ad agire per necessità, mentre gli occhi dei grandi sono rivolti altrove… È giunta l’ora del popolo della Contea, ed esso si leva dai campi silenziosi e tranquilli per scuotere le torri ed i consigli dei grandi!” (J.R.R.Tolkien)

“Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto  queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt. 11, 25).

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